"...Adesso so che quel giorno Novecento aveva deciso di sedersi davanti ai tasti bianchi e neri della sua vita e di iniziare a suonare una musica assurda e geniale, complicata ma bella, la più grande di tutte.
E che su quella musica avrebbe ballato quel che rimaneva dei suoi anni.
E che mai più sarebbe stato infelice."
Tratto dal libro "Novecento"
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